Per lungo tempo le fasce sono state considerate semplice «materiale d'imballaggio» di muscoli, ossa e organi. Oggi l'importanza delle fasce è riconosciuta dalla scienza e ha aperto le porte ad un emozionante nuovo campo di ricerca. Le fasce comprendono le capsule articolari e degli organi, le aponeurosi, i setti intermuscolari, i legamenti, i tendini e le strutture come gli strati piani di tessuto connettivo ad es. della fascia plantare del piede. L'insieme delle fasce forma un reticolo nel corpo, collegandone tutte le strutture. Trattandosi di un tessuto altamente adattabile si forma una «rete in tensione» grazie a cui il corpo si mantiene ritto nel campo gravitazionale. Le fasce reagiscono al modo in cui vengono sollecitate e dunque alla qualità e alla direzione dei movimenti. Le fasce in buona salute si adattano ai diversi carichi, formando un tessuto continuo. Per ottenere un movimento sciolto e fluido della muscolatura e una libertà di movimento ottimale delle articolazioni, le fasce devono essere ben «idratate» e presentare un'elevata tensione. L'immobilità provoca una sorta di infeltrimento. I difetti posturali, le posture antalgiche e le sollecitazioni eccessive provocano tensioni e a volte addirittura microlesioni nelle fasce. Le fasce perdono tonicità e plasticità. La loro forza dinamica di sostegno e di tensione diminuisce. L'integrazione strutturale favorisce e sostiene l'autoregolazione della rete fasciale, consentendole di ritrovare tonicità e elasticità.